Spettacolo, in arrivo un “sostegno economico temporaneo” a partire dall’1 gennaio 2022
In breve
Per i lavoratori del mondo dello spettacolo, settore duramente colpito dalla pandemia, è in arrivo un reddito di continuità da parte del Governo

E’ in arrivo un “sostegno economico temporaneo” da parte del Governo per rimediare alla discontinuità del lavoro del mondo dello spettacolo. Gli obiettivi sono l’adeguamento e ampliamento delle tutele in caso di maternità o malattia, l’innalzamento della retribuzione giornaliera e la riduzione del numero di giornate di lavoro necessarie per maturare il diritto alla pensione. Un paio di settimane, dovrebbe essere il tempo necessario per prontare il disegno di legge, collegato all’ultima legge di bilancio, in materia di spettacolo e disposizioni per la tutela dei lavoratori. Il disegno di legge sarà presentato dai ministeri della Cultura e del Lavoro.
Infatti, dopo qualche consultazione tra le associazioni del settore, il Ddl è ora in fase di rifinitura e dovrebbe approdare in Parlamento. Come accennato prima, la discussione si concentrerà sulla tutela dei lavoratori del mondo dello spettacolo, i quali hanno accusato maggiormente lo stop produttivo che la pandemia ha causato. Per manifestare questo disagio, molti lavoratori del settore si sono riuniti per protestare insieme contro il Governo, ne è la dimostrazione il video “Governo ora ci vedi?”, dove i manifestanti battono 419 colpi sui bauli, 419 proprio come i giorni passati dall’inizio dello stop. Il video di “Il sole 24 ore” https://www.youtube.com/watch?v=W4Ff-9MYLbg.
Le misure, come si legge nel documento esplicativo dato da un primo giro di consultazioni, “si applicano ai soggetti iscritti al Fondo pensioni dei lavoratori dello spettacolo” (Fpls). In questo quadro, prende forma l’idea di un sostegno da parte del Governo, con lo scopo di supportare un settore in difficoltà, che è il mondo dello spettacolo, e contrastarne l’abbandono.
Un aspetto importante del Ddl inoltre, consiste nel bonus contributivo per gli anni 2020 e 2021, che tuttavia potrebbe essere espunto dal disegno. Il tutto si trasformerebbe in una riduzione di due terzi dei contributi giornalieri richiesti, pari a 120 o 260 giorni (a seconda della prestazione). Insieme al bonus verrebbe poi accreditato ai lavoratori un “numero di giornate fino a concorrenza della media annua delle tre annualità relative alle giornate annue accreditate a qualsiasi titolo presso il Fpls nel triennio 2017, 2018 e 2019.”