R.U.N.T.S.: il registro unico del Terzo settore è operativo o ancora work in progress?

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In breve

Dal 23 novembre 2021 ha preso il via la trasmigrazione delle ODV e delle APS dai registri regionali (e delle province autonome), ma la piena operatività del R.U.N.T.S. è ancora in divenire …

Dal 23 novembre 2021 ha preso il via la trasmigrazione delle organizzazioni di volontariato (ODV) e delle associazioni di promozione sociale (APS) dai registri regionali (e delle province autonome), ma la piena operatività del R.U.N.T.S. è ancora in divenire, dal momento che ad oggi non sono ancora pronte le procedure telematiche e chi intende provvedere all’iscrizione deve presentare modelli cartacei che mal si sposano con un registro “telematico”. Ma vediamo – a regime – di cosa si tratta e soprattutto cosa devono fare le associazioni che vogliono diventare APS o ODV oppure un semplice ETS da iscrivere al Runts.

Il Registro unico nazionale del terzo settore è strutturato in sette sezioni, che corrispondono alle diverse tipologie di ETS:

  • organizzazioni di volontariato (ODV);
  • associazioni di promozione sociale (APS);
  • imprese sociali;
  • enti filantropici;
  • società di mutuo soccorso;
  • reti associative;
  • altri Enti del Terzo Settore.

Il R.U.N.T.S. è in pratica una piattaforma digitale (al pari del registro imprese della camera di commercio) che conterrà tutti i dati ed i bilanci degli ETS che ne richiederanno l’iscrizione onde usufruire dei regimi fiscali agevolati (D.Lgs. n. 117/2017) e partecipare al riparto del 5 per mille (rivisitato con il nuovo D.Lgs. n. 111/2017).

La prima fase – attualmente in atto – è, come anticipato sopra, la trasmigrazione delle ODV e delle APS, come disposto dal Decreto Direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 26/10/2021, oltre alle nuove iscrizioni, per le quali il registro si riserva 60 giorni di tempo per la disamina dei requisiti.

Tempi ben più lunghi addirittura per le trasmigrazioni: per l’ok del Runts ci sarà tempo fino al 20/08/2022 (ovvero il 19 ottobre se si renderà necessaria l’integrazione di documenti). La trasmigrazione dovrebbe terminare il prossimo 21 febbraio ed il Registro si è riservato 180 giorni per controllare i dati esistenti (e 60 giorni per le integrazioni).

Per poter effettuare l’iscrizione al R.U.N.T.S., l’associazione deve essere in possesso di una pec, oltre allo Spid e firma digitale del legale rappresentante.

L’aggiornamento degli statuti, per le associazioni che non si sono ancora adeguate ai dettami del D.Lgs. n. 117/2017, potrà essere effettuato in forma semplificata (con i quorum delle assemblee ordinarie) entro il 31 maggio 2022, ma tale termine – già prorogato diverse volte – non ha un significato preciso in quanto il termine di adeguamento degli statuti coinciderà con l’avvio dei nuovi regimi fiscali, per i quali si attende ancora l’autorizzazione della UE (e da indiscrezioni sembra che l’Italia non l’abbia ancora richiesta a Bruxelles).

Discorso a parte per le O.N.L.U.S. (organizzazioni non lucrative di utilità sociale), che possono continuare ad applicare le norme dell’art. 10 del D.Lgs. n. 460/97 (norma che a regime andrà a sparire). Per loro il D.L. 228/2021 ha previsto la possibilità di accedere ai riparti del 5 per mille, con la sola iscrizione all’anagrafe delle Onlus tenuta dall’Agenzia delle Entrate fino al 31 dicembre 2022.

In questo momento di stallo e di sperimentazione delle procedure, con la trasmigrazione automatica, consigliamo alle associazioni di attendere ancora per l’iscrizione al RUNTS, contattando lo Studio per un appuntamento a questo dedicato, da fissarsi nel prossimo mese di marzo 2022.

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