AIUTI DI STATO COVID – verifiche tramite autodichiarazioni

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In breve

Approvata l’autodichiarazione degli aiuti di stato ricevuti durante il periodo della pandemia, da parte dell’agenzia delle entrate, ma sono stati riscontrati alcuni problemi.

L’Agenzia delle Entrate ha approvato le autodichiarazioni degli aiuti di stato che erano stati dati a partire dall’inizio della pandemia e fino al 31 Dicembre 2021; in questo modo si potrà verificare se i massimali e le condizioni del quadro temporaneo siano stati rispettati.

I cosiddetti “aiuti di stato” saranno oggetto di controlli e bisognerà quindi presentare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, dove si attesti di aver rispettato i requisiti in questione.

Problemi degli aiuti di stato

Si riscontrano però delle problematiche e bisognerà quindi verificare se sono rispettate le questioni in esame:

  1. il decreto non specifica se sono cumulabili i massimali del quadro 3.1 e 3.12;
  2. per il beneficiario c’è la possibilità di usare sia la sezione 3.1 che 3.12;
  3. la definizione del momento di concessione dell’aiuto per rispettare i massimali previsti dalle sezioni 3.1 e 3.12 e si limita a rilevare la data in cui l’aiuto è stato emesso.

Considerando il punto 3 sopracitato bisogna tener conto della data di:

  • approvazione della domanda di aiuto o erogazione del contributo (non coincidono queste due date, quindi non è molto chiaro);
  • presentazione della dichiarazione dei redditi oppure di approvazione del compenso o maturazione del credito d’imposta (non è chiaro per quanto riguarda i crediti che possono essere ceduti);
  • entrata in vigore della normativa di riferimento (esenzioni).

Ci saranno quindi problemi con l’autodichiarazione se la data non è chiara e sarà più alto il rischio che le imprese debbano restituire gli aiuti ricevuti durante la pandemia.

Impresa unica

Definiamo prima il concetto di “impresa unica” di cui ne fanno parte i gruppi di impresa che hanno ricevuto gli aiuti.

Con impresa s’intende qualsiasi entità che esercita una attività economica, quindi l’impresa unica è l’insieme delle imprese fra cui esistono le seguenti relazioni:

  • un’impresa che ha più diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa;
  • un’impresa che ha diritto di nominare o revocare i membri di un’altra;
  • la possibilità di esercitare in modo dominante su un’altra impresa;
  • su accordo una impresa esercita controllo da sola sull’altra.

In questo modo, l’impresa unica, non permette a un gruppo di usufruire di più aiuti.

Scopo delle autodichiarazioni

Bisogna quindi stare attenti perché nel caso in cui si superino i massimali, quelli in più devono essere restituiti con anche gli interessi a seconda della regola 794/2004, ma non saranno applicate sanzioni.
Questo sarà analizzato tramite le autodichiarazioni richieste dall’Agenzia delle Entrate.

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