Slitta di sei mesi la Riforma dello Sport

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In breve

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, mercoledì 21 dicembre, il cosiddetto decreto legge “Milleproroghe”.

Viene differita di sei mesi l’applicazione delle norme relative al riordino in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, mercoledì 21 dicembre, il cosiddetto decreto legge “Milleproroghe”, contenente disposizioni urgenti in materia di termini legislativi. Tra le diverse misure, in scadenza o prossime all’entrata in vigore, rinviate, si trova anche la riforma del lavoro sportivo (il d.lgs. 36/2021), che sarebbe dovuta entrare in vigore a partire dal 1° gennaio 2023 per gran parte dei suoi contenuti.

Si differisce, dunque, al 1° luglio 2023 l’entrata in vigore della Riforma dello Sport, così come richiesto a più riprese da commercialisti e consulenti del lavoro, per il clima di incertezza delle associazioni e società sportive dilettantistiche. L’auspicio è che questo tempo supplementare, che non modifica assolutamente i principi della riforma, serva per adottare i correttivi e le semplificazioni utili a rendere le norme operative.

Nel decreto viene anche temporalmente esteso il mandato del Presidente dell’Istituto per il credito sportivo, che rimane in carica fino al 30 giugno 2023 (era in scadenza a dicembre 2022), così come gli altri organi.

Altra novità riguardante l’Istituto per il credito sportivo è la sua trasformazione in società per azioni, denominata “Istituto per il credito Sportivo e Culturale”. L’obiettivo è quello di assicurare la continuità della promozione e del sostegno all’attività dei soggetti pubblici e privati nei settori dello sport e della cultura, anche con la gestione “a titolo gratuito” di alcuni fondi speciali.

Il Consiglio di Amministrazione della società dovrà individuare il programma e lo statuto. Il controllo è riservato al Ministero dell’Economia, mentre i privati possono detenere quote di minoranza; le azioni saranno distribuite in proporzione alle partecipazioni detenute alla data di trasformazione in S.p.a. Entro 90 giorni dall’entrata in vigore della manovra (1° gennaio 2023), il Ministero dello Sport, con quello dell’Economia e della Cultura e sentita la Banca d’Italia, dovrà delineare con decreto la governance della società, la destinazione degli utili e le modalità di vigilanza.

https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-11/21367

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