Focus sui progetti “Sport per tutti”: Carceri

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In breve

Il terzo approfondimento sugli Avvisi Pubblici di Sport e Salute S.p.a. è incentrato sulle attività previste per offrire opportunità di recupero e reinserimento per i soggetti detenuti

Il piano Carceri finanzia progetti di valore dell’associazionismo sportivo di base e del terzo settore che operano con categorie vulnerabili e soggetti a rischio devianza, su temi sociali quali la povertà educativa ed il rischio di criminalità.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività previste dai protocolli d’intesa sottoscritti con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e con il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.

I destinatari sono a.s.d. e s.s.d. iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (Ras) ed Enti del terzo settore di ambito sportivo iscritti al registro nazionale del terzo settore e al Ras. Alla data di presentazione della domanda i candidati dovranno, a pena di esclusione, possedere una lettera d’intenti con l’istituto penitenziario di riferimento e/o con i centri per la giustizia minorile, che dovrà essere valida per tutta la durata del progetto. Dovrà inoltre essere garantita la presenza di istruttori qualificati.

Si potranno realizzare attività in collaborazione con altri soggetti, come servizi sociali, strutture di recupero, istituzioni scolastiche e universitarie.

Le attività progettuali, concordate ed approvate dal dipartimento penitenziario e dai servizi minorili della Giustizia, saranno indirizzate a:

– detenuti adulti all’interno degli Istituti Penitenziari e personale del dipartimento;

– giovani di età compresa tra i 14 e i 24 anni, che si trovano in custodia cautelare e pena detentiva presso gli Istituti Penali per i Minorenni, e personale del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità;

– giovani di età compresa tra i 14 e i 24 anni, in carico agli Uffici di Servizio sociale per i minorenni, sottoposti alla misura cautelare del collocamento in comunità;

– minori in carico ai Centri Diurni Polifunzionali, per l’accoglienza diurna di minori dell’area penale o in situazioni di disagio sociale e a rischio devianza, anche se non sottoposti a procedimento penale.

Lo sport viene individuato come deterrente contro il rischio di criminalità e come mezzo rieducativo per la popolazione detenuta. Attraverso la pratica dell’attività sportiva, si vuole promuovere un percorso di sostegno e recupero dei soggetti inseriti in contesti difficili, maggiormente esposti a rischio devianza ed emarginazione. Si dovrà garantire lo svolgimento di attività sportiva gratuita, per almeno 2 ore a settimana, per i 18 mesi di durata del progetto, che fornirà competenze di ambito sportivo e educativo non solo ai detenuti, ma anche al personale dell’amministrazione penitenziaria.

Nella valutazione dei progetti, sarà premiato l’inserimento dei soggetti, al termine della pena o nel periodo di libertà vigilata o di custodia cautelare, negli organici di a.s.d., s.s.d. ed enti del terzo settore, con funzioni tecnico organizzative, previa partecipazione ad adeguati percorsi formativi realizzati  dalla Scuola dello Sport di Sport e Salute. In questo modo si vuole garantire un’opportunità di reinserimento nel contesto sociale e lavorativo, con tirocini formativi di almeno 8 mesi.

Le risorse finanziarie previste per il presente avviso ammontano a 3.000.000,00 di euro, con l’importo massimo erogabile per ciascun progetto, pari a € 20.000,00 per la linea adulti e € 15.000,00 per la linea minori. 

Il budget preventivo di spesa, compilato dai destinatari, dovrà comprendere: un costo massimo di attività sportiva in carcere di € 12.000,00 e per l’inserimento di ex detenuti in organici di associazioni e società sportive di € 3.000,00; una quota del 10% dell’importo per lo svolgimento delle attività di formazione e una quota del 15% per beni e servizi. 

Le candidature dovranno pervenire attraverso la piattaforma sul sito di Sport e salute S.p.a., dalle 12:00 del 24 febbraio alle 12:00 del 24 marzo 2023 (salvo eventuale proroga).

Ai fini del monitoraggio delle attività è prevista la somministrazione di questionari compilati dai beneficiari e visite presso gli impianti, per verificare il rispetto dei requisiti richiesti.

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