Riforma dello sport ancora senza correzioni

Si parte il 1° luglio 2023, ormai è ufficiale, ma l’iter parlamentare del decreto correttivo deve attendere in primis i pareri delle commissioni, per cui si va ben oltre tale data. Pertanto entrano in vigore i decreti legislativi n. 36 e n. 39 del 2021, senza le auspicate correzioni in corso di definizione.

Stiamo parlando dell’ampliamento da 18 a 24 ore settimanali per i co.co.co., della possibilità per i direttori di gara di ricevere rimborsi forfettari, del termine del 31 dicembre 2023 per l’adeguamento degli statuti di ASD/SSD (ad oggi però senza che sia prevista la possibilità di utilizzare i quorum dell’assemblea ordinaria, disposizione che invece è stata prevista per gli enti del terzo settore, così come non è stata prevista l’esenzione dell’applicazione dell’imposta di registro per gli adeguamenti alla nuova normativa).

Si attendevano lumi dal D.L. PA-bis, approvato il 15 giugno 2023 dal Consiglio dei Ministri, che invece si è dedicato ad altre disposizioni anche sullo sport, che andranno in doppio binario con il D.L. correttivo. Le novità più pertinenti sono:

• ampliamento dell’ambito oggettivo del regime di esenzione Iva previsto in tema di formazione, che viene esteso anche alle attività didattiche e formative delle Fsn/Dsa/Eps e delle Asd/Ssd/Ets iscritti al RAS;
• credito d’imposta per le sponsorizzazioni sportive prorogato al 30/9/2023;
• salta il termine per l’abolizione del vincolo sportivo, fissato al 1° luglio 2023, con la possibilità per le Fsn/Dsa di prevedere un tesseramento soggetto a vincolo con durata massima biennale.

Il Sole 24 ore, pag. 29 del 17 giugno 2023, a firma di Jessica Pettinacci e Gabriele Sepio