Caro Energia e Terzo Settore: arriva il contributo

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In breve

Per il Terzo Settore, arriva il decreto con tutti i criteri e le modalità per richiedere il contributo contro il caro energia.

Contro il caro energia, arriva il decreto per richiedere il contributo pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale”, riguardante gli Enti del Terzo Settore.

Caro Energia: il Decreto Aiuti Ter

Per contrastare l’aumento dei costi energetici, grazie al Decreto Aiuti Ter ( Dl 144/2022), il Governo ha investito nel Terzo Settore, prevendendo lo stanziamento di due fondi:

  • Da 170 milioni di cui: 120 milioni per gli enti del terzo settore e gli enti religiosi che erogano servizi socio-assistenziali/sanitari a favore di soggetti con disabilità e i restanti 50 milioni in via esclusiva a fondazioni, associazioni, ex IPAB, ETS ed enti religiosi che erogano gli stessi servizi, però, in favore di anziani (art. 8 comma 1);
  • Da 100 milioni destinato: agli ETS iscritti al RUNTS, alle Onlus, alle Associazioni di Promozione Sociale (APS) e alle Organizzazioni di Volontariato (ODV) in fase di trasmigrazione e agli Enti Religiosi che non erogano servizi socio-sanitari/ assistenziali (art. 8 comma 2).

Gli aspetti chiariti dal DPCM pubblicato ad Aprile

Da un lato, il decreto si sofferma a elencare chi sono i beneficiari del contributo per il caro energia rispetto ai fondi stanziati, ribandendo che tra i destinatari del contributo ci sono anche gli enti iscritti al Runts.

In tal caso, questa nozione consentirebbe di includere tra gli enti che possono godere di questo contributo anche imprese sociali e cooperative sociali per le quali l’iscrizione al Registro si intende perfezionata con quella nell’apposita sezione del Registro Imprese.

Modalità richiesta contributo

Le domande di concessione ed erogazione del contributo, devono essere presentate e compilate esclusivamente in forma elettronica, utilizzando la piattaforma informatica «Contributo energia» accessibile dal sito dell’ente gestore Invitalia, a partire dalle ore 12:00 del 20 luglio 2023 e fino alle ore 12:00 del 21 agosto 2023 (allegato in calce è presente la guida “il Contributo Energia ETS”)

In questo caso, occorrerà che la domanda sia corredata, pena l’inammissibilità, da una dichiarazione sostitutiva di atto notorio dalla quale si elencano :

  • I dati identificativi dell’ente;
  • Gli estremi di autorizzazione o accreditamento nel caso di enti con erogazioni socio-assistenziali;
  • I dati del Legale Rappresentante;
  • Il fondo per il quale si fa la richiesta;
  • Gli estremi del conto corrente.

Vicino a queste informazioni per le domande riferite al fondo da 120 milioni e 50 milioni, l’ente dovrà indicare l’importo totale al netto dell’IVA riportato nelle fatture relative al costo dell’energia termica ed elettrica del terzo trimestre dell’anno 2022 e quello dello stesso periodo, ma dell’anno 2021.

Nel caso del fondo da 100 milioni, occorrerà indicare l’importo totale al netto dell’IVA relativi ai primi tre trimestri dell’anno 2022 e 2021 per i pagamenti all’acquisto di energia e gas naturale.

Metodo di quantificazione del contributo per il caro energia

Il contributo sarà calcolato applicando all’incremento del costo sostenuto una percentuale di liquidazione come definita nell’art. 4 del DPCM.

Facciamo un esempio: la percentuale di liquidazione potrà essere pari al 70% nel caso in cui, come mostrato nella figura sottostante, l’ente abbia sostenuto un incremento tra il 99,9% e l’80% dei costi energetici.

Caro Energia

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