Dir. Gen. Min. Lavoro: una mappa per i controlli – in arrivo le regole per le verifiche sul Terzo Settore

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In breve

Si lavora sul sistema dei controlli degli Enti del Terzo Settore, “l’ultimo […]

Si lavora sul sistema dei controlli degli Enti del Terzo Settore, “l’ultimo grande intervento attuativo della riforma” e sull’ampliamento del novero dei soggetti che possono operare nel RUNTS, sia per la domanda di iscrizione che per l’aggiornamento dei dati. L’interazione con gli uffici del Runts è continua, dice il Direttore Generale del Min. Lavoro, Alessandro Lombardi: “ogni giorno ci confrontiamo con quella che è l’applicazione concreta della normativa, particolarmente rilevante nella gestione delle iscrizioni. Vengono posti all’attenzione, infatti, i casi particolari, le specificità, il funzionamento delle singole procedure. Emergono, perciò, tutta una serie di quesiti, su cui il ministero vuole dare maggiore certezza, per garantire un’applicazione uniforme su tutto il territorio nazionale”.

Dallo scorso 23 dicembre (2023) ogni cittadino può accedere al Registro (pubblico) e visionare gli atti e le informazioni delle organizzazioni iscritte. Sempre Lombardi, nell’intervista: “spesso si dà per scontata la propria attività, essendo un ente del terzo settore è automatico che il pubblico sappia che l’ente faccia del bene. Non è così, serve anche un momento di rappresentazione e il primo strumento è appunto il RUNTS”.

Il Disegno di legge n. 1532-ter (approvato in prima lettura dalla Camera il 9 aprile 2024) è in linea con la riduzione e la semplificazione degli oneri amministrativi, con una particolare attenzione rivolta agli enti di più piccole dimensioni.

Il testo per i sistemi di controllo per gli Enti del Terzo Settore è “in corso di elaborazione”. “Se il Registro ha rappresentato la pietra miliare della Riforma, il sistema dei controlli sarà l’architrave della credibilità degli Enti”.

Sul tema del ritardo dell’ok europeo sul regime fiscale, Lombardi precisa: “Da un lato il tema costituisce una novità, considerando un aspetto fondamentale: la peculiarità del Terzo Settore in Italia. Una molteplicità di forme organizzative, a cui sono legate attività differenti che afferiscono a svariati ambiti e modalità di svolgimento non univoche di tali attività. Abbiamo un canale di comunicazione sempre aperto con gli uffici della Commissione, il nostro sforzo è quello di dare un’adeguata rappresentazione alla specificità del terzo settore italiano, in un contesto europeo che negli ultimi anni sta dando maggiore importanza all’economia sociale”.

ItaliaOggi di giovedì 11 aprile 2024, pag. 37, a firma di Michele Damiani – inserto “NoProfit & TerzoSettore”

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