Incaricati per i controlli sul Terzo Settore scelti da Reti associative e Csv

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In breve

Se gli incaricati sono professionisti esterni sembrano necessarie 40 ore di formazione o un’esperienza triennale.
In caso di necessità, accessi nelle sedi degli enti anche in collaborazione con altre Pa.

Il Dm 7 agosto 2025 conferisce un ruolo attivo, nell’attività di “verifica ordinaria di conformità al Terzo settore” alle Reti associative e ai Centri servizi per il volontariato (Csv), ma anche per gli interventi su base triennale rimessi al Runts.

Nel primo triennio di applicazione, i controlli ordinari (ad es.: obbligo di svolgere eventuali attività diverse da quelle di interesse generale entro limiti di secondarietà e strumentalità – dm 107/2021; comunicazioni e depositi al Runts) dovranno riguardare una soglia non inferiore al 55% della totalità degli iscritti al Runts. Al momento non sono ancora note le procedure di verifica né sono stati pubblicati i modelli di verbale.

Gli incaricati dei controlli dovranno risultare da un elenco pubblico ed essere scelti dalle Reti/Csv tra i propri dipendenti, nonché collaboratori o professionisti esterni (questi ultimi dovranno aver completato un percorso formativo di almeno 40 ore o vantare un’esperienza triennale nel settore ovvero devono rientrare nei soggetti art. 2397, comma 2, cc: revisori legali, avvocati, ecc.).

Destinatari dei controlli saranno tutti gli Enti del Terzo Settore (ETS), diversi da imprese sociali e società di mutuo soccorso (che avranno una “vigilanza ad hoc”) ed in primis che siano enti aderenti alle Reti/Csv autorizzate. I controlli si estenderanno anche ad altre realtà, d’intesa con gli Uffici Regionali del Runts.ù

I controlli saranno semplificati se l’ente sottoposto a vigilanza adotta lo statuto standard e saranno svolti con le verifiche triennali su:

  • sussistenza e permanenza dei requisiti ai fini dell’iscrizione al Runts;
  • effettivo perseguimento delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale;
  • corretto adempimento degli obblighi derivanti dall’iscrizione al Runts.

Ma anche se:

  • il numero degli associati è in linea con le previsioni di legge;
  • siano rispettate le prescrizioni in tema di volontariato (registro dei volontari e assicurazione obbligatoria).

Procedure semplificate per gli enti con ricavi non superiori, nel triennio precedente, a € 60.000 annui.

Il Sole 24 Ore di sabato 11 ottobre 2025, pag. 28 a cura di Jessica Pettinacci e Gabriele Sepio

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