Disponibilità di rimborsi per utenti di piscine e palestre

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In breve

Per piscine e palestre riapre la finestra dei rimborsi, possibili per gli utenti titolari di abbonamento in caso di prestazioni non fruite causa pandemia

La conversione in legge del Dl Sostegni 41/2021 (con l’art. 36-ter), reintroduce l’art. 216 comma 4 del Dl Rilancio 34/20, che disciplinava i diritti degli utenti titolari di abbonamenti di servizi presso impianti sportivi, in seguito alla sospensione delle attività nel lockdown.

Il nuovo articolo tuttavia non sembra essere molto chiaro, infatti nel provvedimento non è stata inserita nessuna data di scadenza per quanto riguarda la richiesta del rimborso. A differenza del Dl Rilancio 34/20, che con l’art. 216 prevedeva un termine per presentare la domanda di rimborso, termine collegato direttamente ai primi provvedimenti emergenziali dei decreti legge 6 e 19 del 2020. Ora invece, qualsiasi decisione di sospensione di attività sportive determinata dalle disposizioni emergenziali, significherebbe il termine di decorrenza a partire dal quale scatta il diritto al rimborso dell’abbonamento in questione. Per i gestori di piscine e palestre concorre dunque l’obbligo di accogliere tutte le richieste di rimborso, anche quelle pervenute dopo il 19 luglio 2020 (data d’entrata in vigore della Legge 77/20, convertente del Dl Rilancio 34/20).

Inoltre, decade anche l’obbligo di presentare formalmente una domanda specifica scritta , infatti ai fini del rimborso è ritenuta valida anche una domanda informale (presentata oralmente). Cessa anche il requisito che prevede la durata del contratto di abbonamento uguale o superiore ad un mese.

Rimane però la possibilità che il gestore preferisca al rimborso del corrispettivo: il rilascio di un voucher dal valore uguale a quello dell’ipotetico rimborso o lo svolgimento delle attività sportive in questione a distanza (quando possibile, es. smart working). Per quanto riguarda il voucher tuttavia, la nuova disposizione prevede che debba essere utilizzato dal proprietario, entro 6 mesi dalla fine dell’emergenza nazionale (fissata per ora al 31 luglio 2021).

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