Limite all’uso del contante per le A.s.d. e le S.s.d.

Dal 1° gennaio 2023 è stato innalzato il tetto relativo all’uso del contante per le operazioni commerciali da 2.000 euro a 5.000 euro, ma le associazioni e le società sportive dilettantistiche non potranno, al momento, sfruttare questa misura, con il limite dettato per la propria disciplina speciale che è di 1.000 euro.

Il limite imposto alle a.s.d. e alle s.s.d. è regolato dalla legge 398/1991, che prevede, in caso di violazione del tetto massimo previsto, la fuoriuscita dal regime agevolato che consiste nella forfetizzazione dell’IRES e dell’IVA per le operazioni commerciali.

Se ci fosse un uso del contante sopra i 5.000 euro, l’ente dilettantistico andrebbe incontro a una doppia contestazione, una di natura tributaria sotto la giurisdizione delle Corti di giustizia tributarie e l’altra valutaria prevista dal decreto sull’antiriciclaggio (art. 63), di cui è competente il giudice ordinario, fino ad arrivare, nei casi più gravi, alle contestazioni penali.

Infatti l’art. 25 comma 5 della l. 133/1999 prevede, per le associazioni e le società sportive dilettantistiche, che i pagamenti in favore di queste e i versamenti da queste effettuati, se di importo pari o superiore a 1.000 euro, debbano essere eseguiti tramite conti correnti bancari o postali. Nel caso di violazione di questa norma si applica l’art. 11 del d.lgs. 471/1997 in materia sanzionatoria tributaria non penale, che infligge la sanzione amministrativa da 250 euro a 2.000 euro.

Per i limiti alla circolazione del contante si applica la diversa disciplina di cui all’art. 49, comma 3-bis d.lgs. 231/2007, finalizzata alla prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo.

Questi due piani di controllo e sanzionatori potrebbero essere uniformati per armonizzare sia i limiti, che le eventuali sanzioni.

ItaliaOggi di sabato 28 gennaio, ‘Per le associazioni sportive dilettantistiche no all’uso del contante fino a 5 mila euro’, a firma di Ivano Tarquini e Riccardo Trovato