Caro energia e Terzo Settore: al via i controlli sulla documentazione

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In breve

Sono iniziati i controlli sulla documentazione presentata dagli enti del terzo settore per il rimborso sul caro energia.

Con la pubblicazione del decreto direttoriale n 349 del 7 Dicembre 2023, sono iniziati i controlli sulla documentazione che hanno presentato gli Enti del Terzo settore per ricevere il rimborso sul caro energia.

L’attività di controllo ha lo scopo di accertare la veridicità dei fatti e delle qualità dichiarate dai soggetti beneficiari ai sensi del Dpr n 445/2000 e la consistenza dei costi effettivamente sostenuti tramite accertamenti d’ufficio e, se necessario, ispezioni in loco.

Caro energia, chi sono i soggetti interessati?

L’aumento dei costi ha interessato molteplici enti appartenenti al Terzo Settore, soprattutto coloro che erogano prestazioni socio-sanitarie o socio assistenziali in regime residenziale o semiresidenziale per anziani e/o persone con disabilità.

In generale, gli operatori interessati ad un possibile controllo sono:

  • Gli enti iscritti nel Runts;
  • Organizzazioni di volontariato (Odv) e Associazioni di promozione sociale (Aps) coinvolte nel processo di trasmigrazione (art 54 del Cts);
  • Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus) iscritte alla relativa anagrafe;
  • Enti religiosi civilmente riconosciuti;
  • Associazioni;
  • Fondazioni;
  • Aziende di servizi alla persona (Dl n 207/2001).

Di conseguenza, i controlli interesseranno tutti i “soggetti beneficiari” appartenenti agli Ets a cui è stato erogato il contributo per il caro energia.

Come si svolgeranno le verifiche?

I controlli saranno effettuati a campione suddivisi per territorio e per l’ammontare del contributo, nel limite del 10% degli enti beneficiari che hanno percepito il contributo.

Nel caso di accertamenti anche in loco, i controlli dovranno accertare:

  • Il rispetto dei requisiti soggettivi e oggettivi di accesso ai contributi;
  • I costi effettivamente sostenuti dai beneficiari e la tracciabilità dei pagamenti.

Il campione di riferimento è suddiviso in tre territori: Nord Italia, Centro Italia e Sud Italia.

A sua volta, ciascun territorio sarà diviso in quattro fasce in base all’ammontare del contributo ricevuto dall’ente beneficiario.

Il campione del 10% si estrarrà informaticamente seguendo un criterio casuale.

Per ogni contributo sottoposto a controllo, l’ente riceverà la comunicazione di avvio del procedimento mediante Pec.

I soggetti estratti dovranno fornire la documentazione e le dichiarazioni richieste entro 30 giorni.

Nel caso in cui l’ente non fornisse niente entro il termine, il contributo verrà revocato.

L’esito verrà trasmesso entro i successivi 90 giorni con eventuali richieste di integrazione o chiarimento.

Se il risultato del controllo fosse negativo, la concessione del contributo verrà revocata, con conseguente recupero del contributo erogato.

Fonte Italia Oggi del 9 Dicembre 2023 “Terzo settore, controlli al via” a cura di Christina Feriozzi

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